Calicivirosi gatto: cos’è, sintomi, terapia e prevenzione

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Trilly, un delle gatte del rifugio che ha contratto la Calicivirosi del gatto

Continuiamo ad approfondire l’argomento Malattie infettive dei gatti andando a scoprire in questo articolo cosa è la Calicivirosi del gatto, come si tramette, come si cura e come si previene. Buona lettura!

[Nota: ricordiamo come sempre che gli articoli hanno scopo puramente informativo e che dovete sempre rivolgervi ad un veterinario quando si presentano problemi di salute nei vostri gatti!!]

Cos’è la calicivirosi del gatto

La Calicivirosi del gatto, o caliciviurs del gatto (FCV), è una malattia infettiva, ad elevata contagiosità, che, come la Rinotracheite Infettiva Felina, colpisce le prime vie respiratorie ma anche gli occhi, la bocca, l’intestino ed il sistema muscolo scheletrico

Causata da un RNA virus della famiglia dei Calicivirus, è una malattia ad elevata contagiosità tra i gatti poiché il virus permane per lungo tempo nell’ambiente, anche oltre 30 giorni, ed è resistente a tutti i disinfettanti ad eccezione della candeggina.

Questa malattia è inoltre geneticamente molto instabile, cioè ogni volta che passa da un gatto ad un altro il suo RNA potrebbe mutare dando quindi vita a nuovi ceppi diversi tra loro per virulenza e gravità. Al momento si conoscono almeno 40 ceppi di calicivirus felino!

Come si trasmette il calicivirus del gatto

Il calicivirus si trasmette attraverso:

  • contatto diretto con soggetti malati o portatori sani
  • contatto indiretto:
    • con secrezioni oronasali e congiuntivali infette lasciate nell’ambiente
    • con superfici infette quali lettiere, cucce, ciotole ecc…

Recentemente si è iniziato ad ipotizzare che, sebbene in maniera notevolmente minore, il virus si trasmetta anche tramite feci e urine.

La calicivirosi felina può colpire gatti di ogni età ma i soggetti più facilmente suscettibili all’infezione sono i gattini tra i 2 e i 12 mesi.

È inoltre raro che un gatto infetto da Calicivirus riesca a debellarlo completamente, il virus sopravvive infatti nell’epitelio delle tonsille da dove continua a diffondersi nell’ambiente e per questo spesso il gatto rimane infettivo a vita per gli altri gatti.

Calicivirosi gatto: sintomi, diagnosi e terapia

Sintomi

I gatti in genere manifestano i sintomi della malattia tra i 2 ed i 10 giorni dopo l’infezione, e tali sintomi variano a seconda del ceppo che l’ha provocata.

Nei ceppi meno pericolosi tali sintomi provocano:

  • lesioni leggere al cavo orale
  • mancanza di appetito
  • febbre.

Nei casi più gravi si hanno invece:

  • ulcere profonde del cavo orale e del naso
  • congiuntivite
  • secrezioni nasali
  • forte raffreddore con starnuti violenti
  • tosse
  • difficolta respiratorie
  • polmonite
  • febbre alta
  • depressione
  • anoressia
  • disidratazione
  • dolori muscolari ed articolari con possibile difficolta a camminare
  • letargia
  • gonfiore ai linfonodi
  • blefarospasmo (chiusura involontaria e continua delle palpebre)
  • artrite.

Il ceppo più grave è la calicivirosi sistemica virulenta in cui si possono presentare oltre ai sintomi soprariportati anche edema cutaneoulcere su testa ed arti ed ittero.

Tutti i ceppi possono essere mortali per i gattini molto giovani, la forma sistemica virulenta, se non curata adeguatamente, può essere mortale anche nei gatti adulti.

Diagnosi

In presenza dei sintomi sopradescritti occorre immediatamente rivolgersi ad un veterinario che, attraverso un’accurata visita, la valutazione della sintomatologia ed esami specifici, sarà in grado di effettuare la diagnosi di FCV.

Terapia

Ad oggi non esiste una cura specifica per questa malattia ma i veterinari in genere prescrivono una terapia mirata ad alleviare la sintomatologia ed a supportare le funzioni vitali. I farmaci più comunemente usati nel trattamento del calicivirus del gatto sono:

  • colliri o unguenti per gli occhi se il gatto presenta secrezioni oculari purulente
  • antibiotici ad ampio spettro a prevenzione di infezioni batteriche secondarie
  •  farmaci antinfiammatori per alleviare i dolori articolari e muscolari
  • immunostimolanti
  • aerosol per la congestione nasale
  • vitamine.

La terapia viene in genere effettuata a casa. Solo in caso di gravi complicanze può essere necessario il ricovero del gatto ed in caso di totale inappetenza il gatto può essere alimentato per via endovenosa.

I tempi di guarigione sono piuttosto lunghi e la guarigione può essere completa ma in genere, soprattutto negli ambienti in cui sono presenti più gatti- come colonie o rifugi- l’infezione può restare attiva per tempi indefiniti poiché i gatti guariti restano portatori sani per molto tempo diffondendo il virus nell’ambiente e contagiando gli altri ed anche essere nuovamente infettati in un circolo infinito.

Un gatto che vive solo ha invece più possibilità di debellare completamente il virus pur rimanendo contagioso per un periodo che va da qualche settimana a vari mesi.

Prevenzione della calicivirosi del gatto: il vaccino e le corrette norme igieniche

Per la calicivirosi del gatto esiste fortunatamente un efficace vaccino e quindi l’unico modo in cui cercare di preservare i nostri amici da questa malattia è vaccinarli!

Il vaccino per il calicivirus è compreso nel cosiddetto vaccino trivalente, che protegge anche dalla rinotracheite infettiva e dalla panleucopenia felina.

Il vaccino prevede una prima somministrazione con richiamo dopo tre settimane e a seguire richiami ogni 1/3 anni a seconda di dove vive il gatto: per quei gatti che vivono in casa ed hanno pochi contatti con altri felini si può optare per il richiamo triennale, per quei gatti che vivono in gruppi numerosi sarebbe opportuno il richiamo annuale.

Nei gattini la prima vaccinazione viene effettuata attorno ai 2 mesi di vita per poi procedere con il richiamo dopo circa 3/4 settimane dalla prima somministrazione.

Il vaccino protegge dalla maggior parte dei ceppi ed in particolare dai più gravi ma verso alcuni ceppi potrebbe essere inefficace.

Rivolgetevi al vostro veterinario di fiducia per tutte le indicazioni e le informazioni sul vaccino contro la calicivirosi del gatto!!

Se il vostro gatto non è vaccinato abbiate cura di:

  • evitare che entri in contatto con gatti sconosciuti
  • lavare accuratamente le mani dopo aver accarezzato un altro gatto.

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Articolo di ©SaTiky, riproduzione vietata.

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